condividi su:

SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI

Diagnostica, monitoraggio e messa in sicurezza

Piano della Conoscenza "The Great Pompei
Soprintendenza Speciale di Pompei ed Ercolano.

AhRCOS S.p.A., insieme alla collegata AhRTE S.p.A., spin-off dell’Università Politecnica delle Marche, ha messo a disposizione le proprie competenze ingegneristiche nel “Piano della Conoscenza” del “Grande Progetto Pompei”, collaborando con l'Università di Bologna.

Il “Piano della Conoscenza” ha rappresentato una delle linee di azione fondamentali del “Grande Progetto Pompei”, iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e finanziata dalla Comunità Europea, finalizzata alla tutela e al recupero del celebre sito archeologico. Il progetto ha avuto l’obiettivo di mappare l’intero sito di Pompei, suddiviso in sei lotti, al fine di rilevarne lo stato di conservazione e individuare le vulnerabilità delle strutture.

AhRCOS ha apportato la propria esperienza nel miglioramento sismico degli edifici. Il cantiere ha previsto la realizzazione di una planimetria dettagliata in scala 1:50 dell’intera città antica, l’analisi approfondita di ogni unità muraria e la creazione di un modello 3D delle strutture architettoniche. Sono stati inoltre effettuati rilievi sullo stato di degrado, scansioni laser tridimensionali dei principali complessi abitativi, prove non distruttive sui materiali e diagnosi strutturale degli edifici.

Hanno preso parte al progetto anche docenti e ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, tra cui l’ingegnere Francesco Clementi, il professor Paolo Clini, il professor Paolo Castellini e l’ingegnere Milena Martarelli. Inoltre, hanno contribuito esperti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna, del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Parma, oltre a qualificati professionisti del settore del restauro dei beni culturali.

Grazie a questo lavoro, il progetto ha potuto contare su un approccio altamente innovativo e metodologie di analisi all’avanguardia, contribuendo alla conservazione e alla valorizzazione di uno dei più importanti siti archeologici del mondo.

Altre News e Comunicati